giovedì 21 ottobre 2010

Giù le mani dal Welfare


Appello contro i tagli al welfare voluti dall’amministrazione di Bologna
 
Bologna, tradendo la sua storica vocazione, organizza lo smantellamento del welfare cittadino un tempo vanto di un orientamento politico sociale teso a offrire il meglio ai suoi cittadini. Con la gestione commissariale, del già prefetto Anna Maria Cancellieri si rischia di arrivare a un punto di non ritorno in quanto i tagli annunciati, e in parte già attuati, hanno un carattere strutturale: taglio generalizzato di risorse a tutti i servizi sociali, chiusura e smantellamento delle strutture di sostegno sociale, massiccia privatizzazione del settore educativo e scolastico, aumento delle tariffe per l’accesso ai servizi comunali, aumento degli affitti in casa popolare, aumento del costo del biglietto dell’autobus, taglio delle risorse ai servizi culturali pubblici, taglio degli stipendi e licenziamento dei lavoratori precari comunali, svendita del patrimonio pubblico. Assistiamo da anni alla riduzione dei finanziamenti agli enti locali da parte dei vari governi nazionali che si succedono, che ha visto il suo apice con la finanziaria di Tremonti. In questo contesto le amministrazioni regionale e provinciale, a fronte di proclami anti-governativi, non mettono in campo azioni efficaci di contrasto agli effetti di questa crisi economica di cui non si vede la fine. Queste decisioni che mettono a rischio la coesione sociale nel nostro territorio, non producono nessuna reazione nella gran parte delle organizzazioni politiche, che irresponsabilmente sperano che il “lavoro sporco” venga fatto delle gestione commissariale prima delle prossime elezioni amministrative. Per questo è importante che siamo noi cittadini-utenti e lavoratori dei servizi a far sentire alta una voce che si assuma la responsabilità di difendere in prima persona lo stato sociale del nostro territorio.

PER LA CAMPAGNA CITTADINA: WELFARE IN COMUNE

2 commenti:

  1. Profitto, corruzione, privilegi per i più potenti, rigore per la classe più numerosa, i lavoratori. Mentre in Italia dieci milioni di persone sono spinti verso la soglia della povertà, le ricchezze se alzano a livelli mai raggiunti. Questa società basata sul massimo del profitto genera malessere e ribellione. Scioperi ovunque, nel pubblico, nel privato contro le ingiustizie, le lotte se amplificano su tutti i fronti. Ovunque in Europa i popoli resistono contro una politica di rigore, imposta dai governi sotto il pretesto della crisi. Non possiamo rimanere indifferente mentre in Italia stanno smantellando tutti i valori che appartengono alla nostra società.

    RispondiElimina
  2. Ciao. Mi chiamo Massimiliano e sono una specie di coordinatore del gruppo Bologna Sold Out.
    Siamo un gruppo di operatori del sociale alla frutta... sia noi che il sociale...
    Siamo attivi da più di un anno (mando alcuni link, anche su Facebook così vi fate un'idea); lavoriamo principalmente nella Bassa soglia e nel Disagio adulto, ma è proprio il caso di unire gli sforzi ed ho già visto che siamo sulla stessa frequenza d'onda. Quindi direi di trovarci, confrontarci ecc.
    Cercheremo di essere sicuramente alla vostra iniziativa.
    Noi ci incontreremo martedì prossimo verso le 19 al Centro diurno di via del Porto, 15 (ingresso Via don minzoni).
    A presto, ciao

    www.bolognasoldout.splinder.com

    RispondiElimina